-
1
-
-
63049127672
-
-
Roma-Bari, Laterza
-
C. Grassi, A. Sobrero e T. Telmon, Introduzione alla dialettologia italiana, Roma-Bari, Laterza, 1997, p. 222.
-
(1997)
Introduzione Alla Dialettologia Italiana
, pp. 222
-
-
Grassi, C.1
Sobrero, A.2
Telmon, T.3
-
2
-
-
33846533695
-
-
Roma, Il Calamo
-
Come invece si potrebbe dedurre dalle parole di E. Radtke, I dialetti della Campania, Roma, Il Calamo, 1997, p. 120.
-
(1997)
I Dialetti della Campania
, pp. 120
-
-
Radtke, E.1
-
4
-
-
79954780998
-
-
Napoli, Luca Torre
-
II riferimento è al secentesco descrittore di Napoli, Giulio Cesare Capaccio, che nell'opera Il Forastiero enumera i ceti napoletani: «Tutti questi distinguo in nobili, popolani e plebei. I primi, di Piazza, e fuor di Piazza. I secondi, in megliori, e di mezzana conditione. I terzi in gente bassa» (G. C. Capaccio, Il forastiero, 3 voll. , Napoli, Luca Torre, 1989, p. 468)
-
(1989)
Il Forastiero
, vol.3
, pp. 468
-
-
Capaccio, G.C.1
-
6
-
-
79954641111
-
-
ristampa anastatica con postfazione di N. Merola, Roma, Gela editrice, 1987
-
Cfr. l'intervista trascritta da Ugo Ojetti, Matilde Serao, in Alla scoperta dei letterati, Milano, Dumolard, 1895, p. 242 (ristampa anastatica con postfazione di N. Merola, Roma, Gela editrice, 1987).
-
(1895)
L'Intervista Trascritta da Ugo Ojetti, Matilde Serao, in Alla Scoperta Dei Letterati
, pp. 242
-
-
Milano, D.1
-
7
-
-
79954896577
-
No! Un gesto generoso lo puoi ricevere da quelli che abitano ai piani bassi (terranei), ma da quelli che abitano sopra, no!
-
Teatro, a c. di, Napoli, Guida
-
«No! Un gesto generoso lo puoi ricevere da quelli che abitano ai piani bassi (terranei), ma da quelli che abitano sopra, no!»: Raffaele Viviani, Teatro, a c. di A. Lezza e P. Scialò, Napoli, Guida, VI, 1994, p. 90.
-
(1994)
Raffaele Viviani
, vol.6
, pp. 90
-
-
Lezza, A.1
Scialò, P.2
-
8
-
-
79954688335
-
Un approccio etnografico allo studio del rapporto tra lingua e comunicazione a Napoli
-
G. Klein a cura di, Galatina, Congedo
-
E. Amaturo e G. Klein, Un approccio etnografico allo studio del rapporto tra lingua e comunicazione a Napoli, in G. Klein (a cura di), Parlare in città. Studi di sociolinguistica urbana. Galatina, Congedo, 1989, pp. 147-148.
-
(1989)
Parlare in Città. Studi di Sociolinguistica Urbana
, pp. 147-148
-
-
Amaturo, E.1
Klein, G.2
-
9
-
-
79954946663
-
-
Torino, Einaudi
-
Valga qui la constatazione di un autore che ben conosceva la realtà napoletana: «Le grandi arterie come Foria, il Rettifilo hanno alle spalle una massa indecente di bassi: onde la convivenza sfacciata del povero e del ricco; dell'uomo che si reputerebbe fortunato d'aver soltanto il denaro di uno dei litri di benzina di cui il signore si serve per andare a passeggio. Il contrasto topografico si tramuta in contrasto sociale» (D. Rea, Le due Napoli [1950], in Gesù, fate luce, Torino, Einaudi, 1990, p. 208).
-
(1950)
Gesù, Fate Luce
-
-
Rea, D.1
Napoli, L.D.2
-
10
-
-
79954818653
-
-
Napoli, Università di Napoli
-
Sull'ipotesi di una differenziazione tra quartiere e quartiere si fonda l'articolata analisi di R. Sornicola, Dialetto e italiano a Napoli, Napoli, Università di Napoli, 1977.
-
(1977)
Dialetto e Italiano A Napoli
-
-
Sornicola, R.1
-
11
-
-
79954933736
-
Borgo, città, territorio: Alcuni problemi di metodo nella dialettologia urbana
-
Cfr. A. Sobrero, Borgo, città, territorio: alcuni problemi di metodo nella dialettologia urbana, in «Rivista Italiana di Dialettologia», II, 1978, pp. 9-21.
-
(1978)
Rivista Italiana di Dialettologia, II
, pp. 9-21
-
-
Sobrero, A.1
-
14
-
-
0042336572
-
-
a c. di F. Nicolini, reprint a c. di P. Villani, Roma-Bari, Laterza, 1976, cap. 16, § 16
-
V. Cuoco, Saggio storico sopra la rivoluzione napoletana del 1799, a c. di F. Nicolini, reprint a c. di P. Villani, Roma-Bari, Laterza, 1976, cap. 16, § 16.
-
Saggio Storico Sopra la Rivoluzione Napoletana Del 1799
-
-
Cuoco, V.1
-
16
-
-
79954683228
-
-
Torino, De Agostini
-
Fonte è il Calendario Atlante 2002, Torino, De Agostini, 2001. Ma i residenti sarebbero ora 962. 427, se si accettano i primi dati del censimento 2001 («Il Mattino», 12 febbraio 2002, p. 29). Secondo il censimento del 1991 i residenti erano 1. 067. 365 (cfr. I Grandi comuni. Napoli, 13° censimento generale della popolazione e delle abitazioni 20 ottobre 1991, Roma, Istat, 1995). È perciò evidente una progressiva diminuzione della popolazione urbana.
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(2001)
Fonte è Il Calendario Atlante 2002
-
-
-
17
-
-
84937280245
-
Spazio, città, lingue. Ragionando su Palermo
-
da uno straordinario incremento demografico della provincia
-
La limitata crescita demografica di Napoli è stata in verità compensata (secondo una tendenza riscontrabile anche a Palermo o altrove: cfr. M. D'Agostino, Spazio, città, lingue. Ragionando su Palermo, in «Rivista italiana di dialettologia», XX, 1996, p. 47) da uno straordinario incremento demografico della provincia.
-
(1996)
Rivista Italiana di Dialettologia
, vol.20
, pp. 47
-
-
D'Agostino, M.1
-
18
-
-
79954664745
-
-
da circa 563. 000 a circa 772. 000
-
Per valutare quanto sia ridotto il saldo demografico positivo della città in quasi ottant'anni, si noti che in appena vent'anni, tra il 1901 e il 1921, la popolazione cittadina si accrebbe di oltre duecentomila unità, da circa 563. 000 a circa 772. 000.
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-
-
-
19
-
-
79954830683
-
-
Mondadori
-
Un attore della compagnia sottolinea la distanza rispetto alla città con questa battuta: «Io in questi paesi non ci vorrei venire mai, perché lo so come va a finire» (E. De Filippo, Teatro. Cantata dei giorni pari, a c. di N. De Blasi e P. Quarenghi, Milano, Mondadori, 2000, p. 92
-
(2000)
Milano
, pp. 92
-
-
De Blasi, N.1
Quarenghi, P.2
-
24
-
-
79954776315
-
-
AA. VV., Napoli, Guida
-
il saggio era già apparso in AA. VV. , Territorio e risorse in Campania, Napoli, Guida, 1978, II, pp. 99-134).
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(1978)
Territorio e Risorse in Campania
, vol.2
, pp. 99-134
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-
25
-
-
79954800926
-
-
12 febbraio
-
Nei quartieri centrali e antichi di Porto, Vicaria, San Lorenzo, Mercato, Pendino, nel 1951 risiedevano 243. 857 abitanti; secondo i primi dati, non definitivi, del censimento 2001 («Il Mattino», 12 febbraio 2002, p. 30)
-
(2002)
Il Mattino
, pp. 30
-
-
-
27
-
-
79954935923
-
-
La fonte di queste cifre è il volume I Grandi comuni. Napoli cit. , dove però, inspiegabilmente, i dati del livello di istruzione per quartiere sono indicati solo in cifre assolute; perciò le percentuali qui riportate sono state calcolate da chi scrive.
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-
28
-
-
79954774541
-
Lineamenti di linguistica spaziale, Milano
-
Il rinvio è naturalmente a M. Bartoli e G. Vidossi, Lineamenti di linguistica spaziale, Milano, Le Lingue estere, 1943.
-
(1943)
Le Lingue Estere
-
-
Bartoli, M.1
Vidossi, G.2
-
30
-
-
79954634758
-
-
M. D'Agostino, Spazio, città, lingue cit, p. 54
-
Vale certamente anche per gli immigrati impegnati a Napoli in attività impiegatizie e professionali quanto D'Agostino osserva per Palermo: «Nella quasi totalità dei casi il lavoratore immigrato che a Palermo ha assunto funzioni dirigenziali, ha modificato il proprio comportamento linguistico restringendo drasticamente gli ambiti d'uso del proprio dialetto, che viene conservato solo nelle relazioni familiari e/o con membri della comunità di origine, ma non è stato attratto in nessun modo dal dialetto urbano» (M. D'Agostino, Spazio, città, lingue cit. , p. 54).
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-
-
33
-
-
79954783551
-
-
Milano, Mondadori
-
2. L'idea di La Capria è che il vero e corposo napoletano della plebe cittadina, dopo la fase storica legata all'insurrezione del 1799, sarebbe stato in qualche modo neutralizzato ed esorcizzato attraverso una fruizione borghese che avrebbe dato spazio solo al dialetto edulcorato della letteratura e della canzone. Questa teoria in parte è condivisibile, in specie per quanto riguarda la percezione da parte della borghesia locale di un dialetto legato ad un consumo spettacolare e quasi slegato dalle sue effettive implicazioni sul versante della realtà. Sembra tuttavia probabile che un fenomeno del genere diventi più vistoso dopo l'Unità (più che dopo il 1799). Invece non è per nulla convincente l'idea che il dialetto autentico sia stato in tutto soppiantato da quello «edulcorato» della canzone: il dialetto duro e plebeo è tutt'altro che scomparso, anche se si è allontanato dagli orizzonti di quei ceti sociali che se ne sono distaccati.
-
(1986)
L'Armonia Perduta
, pp. 2
-
-
La Capria, R.1
-
36
-
-
79954872480
-
Dialetto e italiano a Napoli oggi. Primi risultati di un'indagine sociolinguistica in corso
-
R. Sornicola F. Albano Leoni, Roma, Bulzoni
-
R. Sornicola, Dialetto e italiano a Napoli oggi. Primi risultati di un'indagine sociolinguistica in corso, in I dialetti e le lingue delle minoranze di fronte all'italiano, a c. di F. Albano Leoni, Roma, Bulzoni, 1979, I, p. 405.
-
(1979)
I Dialetti e le Lingue Delle Minoranze di Fronte all'Italiano
, vol.1
, pp. 405
-
-
-
37
-
-
79954950722
-
-
Già per Rosanna Sornicola è importante chiedersi «se la struttura del quartiere sia a Napoli una rete chiusa o aperta, come cioè si configurino a livello di associazionismo dei gruppi di popolazione i rapporti inter-quartiere» e «quali siano i modelli di vita prevalenti a Napoli, se quelli comunitari o quelli societari» (R. Sornicola, Dialetto e italiano cit. , p. 17)
-
Dialetto e Italiano Cit
, pp. 17
-
-
Sornicola, R.1
-
38
-
-
79954639898
-
-
Bologna, Il Mulino
-
G. Guadagno e D. De Masi, La negazione urbana, Bologna, Il Mulino, 1971, pp. 95-124) il modello di vita comunitaria prevarrebbe nei quartieri del centro storico, mentre il modello di vita societaria caratterizzerebbe i quartieri più progrediti e industrializzati. Ma va da sé che certe tendenze della vita di quartiere possano mutare nel tempo (come osserva infatti
-
(1971)
La Negazione Urbana
, pp. 95-124
-
-
Guadagno, G.1
De Masi, D.2
-
41
-
-
79954636598
-
Staneremo le ronde dei clan ai Quartieri
-
in «Il Mattino», 27 febbraio
-
Con notazioni occasionali si potrebbe sondare la mentalità sottesa a certi atteggiamenti variamente trasgressivi: lasciare in sosta le auto sul marciapiede, circolare in più persone (fino a un massimo di cinque) sul motorino (senza casco), evitare in strada l'uso di guinzagli e museruole per i cani (per non parlare, ovviamente, di palette raccatta-escrementi), come se questi si trovassero sempre in un giardino privato ecc. Tali comportamenti sono da molti ritenuti legittimi non in sé, ma solo in quanto si compiono nei pressi della propria abitazione, in un territorio avvertito come «domestico» e non esposto a controlli. In assenza di questi ultimi (il compito di far rispettare regole di qualsiasi genere è ritenuto di pertinenza assoluta di un'autorità competente in grado di farsi valere), chi vive nel proprio ambiente abituale secondo i canoni di una mentalità, per così dire, «dialettale» o orale, si sente legittimato a seguire comunque le proprie consuetudini e i propri comodi, senza alcuna limitazione (che sarebbe avvertita come intollerabile prepotenza). Quando manchi la presenza di un'autorità costituita esterna, può peraltro subentrare un altro genere di controllo del territorio, di cui riferiscono talvolta le cronache giornalistiche: cfr. per esempio E. Ciaccio, «Staneremo le ronde dei clan ai Quartieri». La Uil polizia: presidiamo noi il territorio. Il questore: stiamo indagando, in «Il Mattino», 27 febbraio 2001, p. 32.
-
(2001)
La Uil Polizia: Presidiamo Noi Il Territorio. Il Questore: Stiamo Indagando
, pp. 32
-
-
Ciaccio, E.1
-
42
-
-
79954782748
-
-
C. Sannino
-
Cfr. l'articolo di C. Sannino, Oltrepassa la zona del boss: ucciso, in «la Repubblica», edizione di Napoli, 24 febbraio 2001, p. IX, che allude a tale passatempo rituale: «Un sabato di bravate su due ruote, come tanti. Ogni fine settimana, ancora adesso, inverno o estate, nei 300 metri che corrono da via Pietro Colletta a via Carbonara, e ritorno, si consuma una sorta di gara tra scooter, affollatissima e rischiosa - puntualmente ignorata dalle forze dell'ordine. In centinaia si danno appuntamento in quello stretto segmento di centro storico: si fa la conta delle selle nuove e delle ragazzine che ci si porta a spasso».
-
(2001)
Oltrepassa la Zona Del Boss: Ucciso
-
-
-
44
-
-
61949136500
-
L. '«italiano dell'uso medio»: una realtà tra le varietà linguistiche italiane
-
G. Holtus e E. Radtke, Tübingen, Narr
-
Secondo la ripartizione del repertorio linguistico proposta da F. Sabatini, L. '«italiano dell'uso medio»: una realtà tra le varietà linguistiche italiane, in Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart, a c. di G. Holtus e E. Radtke, Tübingen, Narr, 1985, pp. 154-184.
-
(1985)
Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart
, pp. 154-184
-
-
Sabatini, F.1
-
45
-
-
79954815601
-
Il dialetto napoletano pei ragazzi
-
con le voci e le frasi più rilevanti volte in italiano), Napoli, Tipografia Tocco
-
G. Cammarano, Il dialetto napoletano pei ragazzi. Schizzetti dettati ad esercizio di traduzione per le scuole (con le voci e le frasi più rilevanti volte in italiano), Napoli, Tipografia Tocco, 1889, p. 5.
-
(1889)
Schizzetti Dettati Ad Esercizio di Traduzione per le Scuole
, pp. 5
-
-
Cammarano, G.1
-
48
-
-
70450066785
-
-
E. Malato, Roma, Bulzoni
-
F. Galiani, Del dialetto napoletano, a c. di E. Malato, Roma, Bulzoni, 1970, p. 29.
-
(1970)
Del Dialetto Napoletano
, pp. 29
-
-
Galiani, F.1
-
49
-
-
79954863458
-
-
Che si legge nello stesso citato alla nota precedente
-
Che si legge nello stesso volume citato alla nota precedente.
-
-
-
-
50
-
-
79954799101
-
-
Napoli, Berisio
-
L'Accademia dei Filopatridi, il 19 ottobre 1878, deliberava «che, quantunque la plebe, parlando aferizzi gli articoli e le preposizioni, nello scrivere si debba seguir l'esempio degli autori che ci precedettero» (la delibera dei Filopatridi, ispirata o direttamente stesa da Emmanuele Rocco, si legge in L. Imperatore, Appunti sul dialetto napoletano, Napoli, Berisio, 1972, pp. 104-105).
-
(1972)
Appunti sul Dialetto Napoletano
, pp. 104-105
-
-
Imperatore, L.1
-
52
-
-
33846543259
-
-
Napoli, Luigi Chiurazzi
-
«Gli aggettivi possessivi mio, tujo, sujo, nuosto e vuosto debbono sempre posporsi e non mai anteporsi ai nomi cui si riferiscono» (R. Capozzoli, Grammatica del dialetto napoletano, Napoli, Luigi Chiurazzi, 1889, p. 210).
-
(1889)
Grammatica Del Dialetto Napoletano
, pp. 210
-
-
Capozzoli, R.1
-
55
-
-
79954815599
-
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Napoli, IGEI, La pubblica declamazione (con la pronuncia suolo) ha avuto luogo in Napoli presso il Circolo Canottieri Napoli il 19 maggio 2000
-
Per il suio scritto dal poeta, cfr. G. Capurro, Carduccianelle, Napoli, IGEI, 2000, p. 64. La pubblica declamazione (con la pronuncia suolo) ha avuto luogo in Napoli presso il Circolo Canottieri Napoli il 19 maggio 2000.
-
(2000)
Carduccianelle
, pp. 64
-
-
Capurro, G.1
-
57
-
-
79953547076
-
-
P. Cipriano et alii, Roma, Il Calamo
-
a F. Fanciullo, Morfo-metafonia, in Miscellanea di studi linguistici in onore di Walter Belardi, a c. di P. Cipriano et alii, Roma, Il Calamo, 1994, II, pp, 571-592
-
(1994)
Miscellanea di Studi Linguistici in Onore di Walter Belardi
, vol.2
, pp. 571-592
-
-
Fanciullo, F.1
-
59
-
-
79954737308
-
-
«Questa è la vecchia Napoli che non cambierà mai»
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«Questa è la vecchia Napoli che non cambierà mai».
-
-
-
-
60
-
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79954734626
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del 4 gennaio
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Dalla stretta attualità si trae il recentissimo adattamento dialettale di euro in èvere{turned} (in dialetto 'erba'), segnalato anche da M. Serio sul «Corriere del Mezzogiorno» del 4 gennaio 2002.
-
(2002)
Corriere Del Mezzogiorno
-
-
Sul, M.S.1
-
62
-
-
79954920724
-
-
Esempi ascoltati tra il 1999 e il 2001 nel centro antico, nella zona di via San Biagio dei librai
-
Esempi ascoltati tra il 1999 e il 2001 nel centro antico, nella zona di via San Biagio dei librai.
-
-
-
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64
-
-
85035905711
-
-
a c. di V. Formentin, 2 voll. , Roma, Salerno editrice
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Loise De Rosa, Ricordi, a c. di V. Formentin, 2 voll. , Roma, Salerno editrice, 1998.
-
(1998)
Ricordi
-
-
De Rosa, L.1
-
65
-
-
79954690143
-
-
Fenomeno segnalato da E. Radtke, Napoli, ma non solo Napoli, in «Italiano e oltre», XIII/3-4, 1998, pp. 189-197.
-
(1998)
Italiano e Oltre
, vol.13
, Issue.3-4
, pp. 189-197
-
-
Radtke, E.1
-
67
-
-
79954706797
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Lingua, dialetto e ambiente socioeconomico nel napoletano
-
M. Medici e R. Simone, Roma, Bulzoni
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Cfr. M. Fabris et alii. Lingua, dialetto e ambiente socioeconomico nel napoletano, in L'insegnamento dell'italiano in Italia e all'estero, a c. di M. Medici e R. Simone, Roma, Bulzoni, 1971, I, pp. 155-204
-
(1971)
L'Insegnamento dell'Italiano in Italia e all'Estero
, vol.1
, pp. 155-204
-
-
Fabris Et Alii, M.1
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68
-
-
79954847737
-
-
Napoli, Colonnese
-
che segnalano come frequente errore nei compiti scolastici di alcune zone dell'area urbana le forme io passò, io mi fermò, io chiamò, io andò, e perfino io vedò (p. 170). Una forma di questo tipo è riferita, proprio come velleitario ipercorrettismo di quelli che vogliono vestirsi «a festa», già a fine Settecento da Luigi Serio, Risposta al dialetto napoletano dell'abate Galiani, a c. di D. Scafoglio e G. A. Arena con una nota di S. Ferraro, Napoli, Colonnese, 1982, p. 68: «No' ve dico niente de lo verbo annare, pocca è lo vero ca cierte Napoletane lo ddiceno, ma vuo' sape' chi so' sti qualisse? Chille che la festa se metteno la parucca pe pare' galantuommene e diceno: 'io mi mangiò'».
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(1982)
G. A. Arena Con Una Nota di S. Ferraro
, pp. 68
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Scafoglio, D.1
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